Quale strategia di marketing per gli hotel?

Con Armando Travaglini analizziamo i vari strumenti a disposizione per il settore alberghiero

Quale strategia di marketing per gli hotel?

Definire la strategia di marketing dell'hotel in questo periodo non è affatto semplice.

Con la forte incertezza che ancora è presente nel mondo del turismo, decidere le attività da intraprendere per generare prenotazioni dirette è una partita a scacchi.

Le mosse che decidiamo di intraprendere devono essere studiate con particolare attenzione per evitare di bruciare budget, l'asset indispensabile da proteggere e conservare, utile nel momento in cui ripartirà in maniera importante la domanda.

Prima di iniziare a pianificare gli investimenti di marketing per il 2021 dobbiamo però renderci conto di alcuni aspetti che sono profondamente cambiati a seguito del Covid.

In primis, i dati. I dati del 2020 devono essere valutati con estrema attenzione e vanno presi a riferimento "con le pinze". Siamo in una situazione critica da quasi un anno: ciò che è successo a febbraio, marzo ed aprile dello scorso anno non può e non deve diventare il riferimento per definire il piano marketing per l'immediato futuro.

Un altro aspetto fondamentale da considerare è legato al cambiamento delle abitudini degli utenti durante i vari lockdown: il tempo di fruizione dei social è sensibilmente aumentato, la competizione è cresciuta e i costi sono diventati alti.

Fare la "sponsorizzata su Facebook" sta costando sempre di più (e questo valore tenderà a salire ulteriormente) perchè negli ultimi mesi migliaia di nuovi investitori si sono riversati sul canale digitale cercando di acquisire click e visibilità sui social.

Le attività da fare sui canali social devono essere pianificate  con estremo dettaglio, senza lasciare nulla al caso

Uno dei mezzi più efficaci ed economici per generare prenotazioni restano le care e vecchie email. I numeri però ci dicono che le newsletter vengono lette sempre meno (tasso di apertura in calo costante), ma quei pochi che le aprono e le leggono tendono ad interagire con l'hotel. Le email restano uno degli strumenti più utili per fidelizzare gli ospiti e sono un ottimo canale per farsi conoscere dai prospect, attraverso delle comunicazioni ricche di contenuti utili ed informativi.

Nel 2020 è stato determinante Whatsapp e lo sarà anche  quest'anno. L'interazione tra l'utente e l'albergo attraverso Whatsapp (meglio se nella versione Business) permette una comunicazione diretta e veloce, con altissimi tassi di conversione rispetto agli altri canali. Lo stesso vale anche per gli altri strumenti di Instant Messaging, come Facebook Messenger e anche i messaggi diretti da Instagram. La gestione in real time delle richieste sarà sempre più impattante nelle strategie 2021.

Per quanto riguarda le campagne pubblicitarie su Google, in questo periodo ci sono ampi margini per acquisire visibilità e click nelle SERP. Le OTA hanno progressivamente ridotto gli investimenti in advertising, lasciando quindi parecchio terreno a disposizione degli alberghi. Certo, i volumi di ricerche non sono ancora lontanamente paragonabili al periodo pre-Covid, ma i costi si sono decisamente ridotti rispetto al passato, quindi ci sono interessanti opportunità da cogliere.

Per la parte organica, l'attività SEO si è evoluta molto negli ultimi mesi. Le ricerche degli utenti ("intenti di ricerca") hanno dimostrato una forte attenzione da parte dei turisti verso le tematiche legate alla sicurezza degli ambienti e verso i vantaggi offerti del bonus vacanze.

L'evoluzione della strategia di posizionamento organico deve prevedere la produzione di contenuti di qualità che vadano ad intercettare con estrema precisione i mutevoli intenti di ricerca degli utenti.

Tag: Armando Travaglini, Digital Marketing Turistico, hotel, Google, SEO, SERP

Autore: Armando Travaglini megazine@megmarket.it 

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