Passo numero uno: definire il posizionamento strategico

Armando Travaglini ci spiega l'importanza del marketing per le strutture ricettive

Passo numero uno: definire il posizionamento strategico

Negli ultimi anni il mondo dell'hospitality è stato DROGATO dalle OTA.

Le OTA sono un PARTNER STRATEGICO fondamentale per la vendita dell'hotel, ma non deve diventare MAI il canale principale di vendita.

Purtroppo continuo a vedere albergatori che vendono il 60-70-80% delle proprie camere attraverso le principali OTA.

Semplice, che ci vuole?

Basta firmare il contratto con il grande portalone e pensa a tutto lui.

Questo fenomeno nell'extra alberghiero è addirittura ancora più accentuato rispetto all'hotel.

Ma è marketing quello?

Assolutamente no!

Avere un grande - enorme, gigantesco - player che CONTROLLA la distribuzione delle camere è un pericolo, ma in tanti ancora non se ne rendono conto.

Le OTA hanno capito il business, hanno compreso che l'albergatore ODIA alla follia fare marketing e preferisce pagare la sua bella commissione su ogni prenotazione.

Bene, benissimo!

Per la cronaca, due giorni fa Airbnb si è quotata in borsa: sai quanto vale oggi?

Quasi 100 miliardi di dollari.

Ovvero più del valore di Hilton, Marriot e IHG messi insieme.

Airbnb vale di più dei tre maggiori gruppi alberghieri al mondo.

E Airbnb non possiede neanche una camera.

E se vogliamo parlare di Booking siamo più o meno agli stessi numeri, ovvero poco meno di 100 miliardi di capitalizzazione.

Questo ci fa capire al volo che oggi il vero punto di forza che fa la differenza è il MARKETING e la DISTRIBUZIONE.

Se l'hotel non comprende i FONDAMENTALI del MARKETING sarà sempre dipendente dalla OTA di turno.

E mentre l'albergatore si galvanizza dalle prenotazioni che arrivano dalle OTA senza fare niente, i grandi portali continuano ad incrementare il loro valore nei mercati, fino a raggiungere livelli stellari, come abbiamo visto.

Ma fare marketing è difficile, perchè ci sono una infinità di elementi da tenere sotto controllo.

Oltre agli aspetti meramente tecnici, ad esempio come impostare la campagna su Google o definire quando inviare la newsletter con gli auguri di Natale, c'è tanto altro, che resta nascosto, ma è quello che fa la differenza.

Come un iceberg, dove il 90% del volume è nascosto sotto l'acqua e solo il 10% è visibile, anche il marketing strategico ed operativo rispettano le stesse proporzioni.

Definire il proprio posizionamento strategico viene sempre prima della sponsorizzata su Facebook.

Comprendere i desideri, le caratteristiche e le motivazioni del target degli ospiti va messo sempre al primo posto e solo successivamente si può pensare a scrivere l'articolo per il blog dell'hotel.

Valutare correttamente il proprio competitive set va sempre fatto prima di attivare il Google Pay per Stay.

Tag: Armando Travaglini, Digital Marketing Turistico, hotel, OTA

Autore: Armando Travaglini megazine@megmarket.it 



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