Dal Mercato

Vin brulé o Gluehwein?

La ricetta varia a seconda delle regioni, ma non possono mancare cannella, chiodi di garofano e scorza di arancio, oltre al vino, naturalmente

Vin brulé o Gluehwein?

Già i Romani, popolo saggio e cultore del buon vivere, amavano preparare il Vinum conditum, aromatizzato con pepe, miele e datteri, mentre nel Medioevo, per le occasioni speciali, al vino si aggiungevano diverse spezie per offrire l’Ippocrasso.

Noi oggi lo chiamiamo Vin Brulé se siamo in Italia, Vin chaud in Francia, Mulled Wine in Inghilterra e Gluehwein in Germania, dove è l’immancabile bevanda del periodo dell’Avvento e dei famosi mercatini di Natale.

E’ un must nei paesi di montagna, di ritorno da una giornata sugli sci o da una passeggiata in quota, ma lo ritroviamo anche nelle varie sagre paesane, preparato in grandi pentoloni e ci accompagna fino ai festeggiamenti del Carnevale.

La ricetta varia a seconda delle regioni, ma gli ingredienti che assolutamente non possono mancare sono: cannella, chiodi di garofano e scorza di arancio, oltre al vino, naturalmente.

Di solito si usa il vino rosso ma lo si può preparare anche con il bianco.

Lambrusco o Sangiovese, sono i vini per eccellenza da utilizzare per la preparazione del nostrano Vin Brulé, ma vanno benissimo anche Merlot, Cabernet, Barolo e Barbera.

Mentre useremo Chardonnay, Pinot Nero, Sauvignon  Blanc e  Müller-Thurgau se preferiamo la versione in bianco.  

Tags: Vin brulé, Gluehwein, Mulled wine, vin chaud, Lambrusco, Sangiovese, Merlot, Cabernet, Barolo, Barbera, Chardonnay, Pinot Nero, Sauvignon Blanc, Müller-Thurgau

Autore: M. N. megazine@megmarket.it