Che farina scelgo? E' una domanda che tutti ci siamo posti almeno una volta nella vita.
Rivolgiamo quindi la domanda a Antonio Caputo che le farine le produce.
"La scelta dipende sicuramente dal prodotto finale che si vuole ottenere. Ad esempio, per un pane dal sapore autentico, una farina biologica ottenuta dalla macinazione a pietra di grani antichi può donargli un gusto sincero e caratteristico - spiega Antonio -. La stessa farina non sarà indicata per realizzare un lievitato come il panettone, per il quale si necessita di farine con caratteristiche tecniche più performanti".
E sfatiamo anche il mito del concetto universale di qualità.
"A mio avviso, non esiste una definizione univoca di “qualità”. Il concetto di qualità può avere mille sfumature diverse a seconda delle nostre singole esigenze - prosegue Antonio - . Ad esempio per un’industria che produce biscotti la farina di qualità deve avere delle caratteristiche standard, sempre costanti nel tempo, e che possa essere facilmente lavorabile dalle macchine. Di contro, un biscottificio artigianale può considerare di qualità una farina biologica macinata a pietra per le sue caratteristiche intrinseche".
"La nostra è una farina “agricola” che cambia le sue caratteristiche di anno in anno in base alle diverse stagioni che caratterizzano il grano, una farina che conserva profumi e sapori della nostra terra, una farina completa di tutti gli elementi nutritivi, fibre e sali minerali e non contiene pesticidi - spiega Antonio -. Credo che un prodotto genuino, frutto della terra, senza manipolazione eccessiva e senza utilizzo della chimica sia un prodotto che può far sicuramente bene. Mangiare “meno e meglio” è forse il motto che tanti si stanno accingendo a seguire".
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