Legàti, ma liberi di volare via

Alberto Cocetta: "dedicato a chi sogna di volare via solo chiudendo gli occhi, a chi nonostante tutto preferisce rimanere legato e a chi ha detto no all’ultimo momento!"

Legàti, ma liberi di volare via

Dedicato a chi sogna di volare via solo chiudendo gli occhi, a chi nonostante tutto preferisce rimanere legato e a chi ha detto no all’ultimo momento!

L’emozione a volte ti tradisce e indebolisce il tuo pensiero forte ma alla fine il sogno rimane vivo e sempre più forte dentro di te. Tu ricorda sempre: “sogna sempre e non mollare mai perché un giorno sicuramente tu ce la farai”.

Dedicata ad Antonella     

Siamo legati! Siamo serrati al seggiolino ma siamo liberi di far volare via i nostri pensieri!

Per un soffio di vita non dipendiamo dalle nostre mani né dal nostro essere forti ma dipendiamo dalle tue abilità alle quali rimettiamo la nostra vita.  

Nessuno di noi decide dove andare o cosa fare ma siamo costretti a seguire la sua scia.

Ad un tratto solitudine e silenzio si accostano a noi come compagni di viaggio silenziosi e solitari.

E’ un silenzio fatto di rumori, piccoli scricchiolii, suoni ed emozioni che avvolgono le nostre anime e le trascinano lontano dal fragore di quella terra che abbiamo costretto a stare per un attimo lontano da noi e senza di noi.    

Rinchiusi in una bolla d’aria ferma-tempo siamo spinti ad andare oltre.

Scendiamo a grande velocità verso le nostre paure nascoste e all’improvviso saliamo velocemente cercando quel sollievo che ci fa galleggiare sulle nostre certezze.

Qui non c’è la paura del mondo terreno, qui non c’è la follia dello stress quotidiano!

In un piccolo spazio ristretto ci siamo noi, ci sono i nostri sorrisi, le nostre battute, le nostre risate

i nostri pensieri all’improvviso capovolti,

i nostri malumori dimenticati,

le nostre paure scomparse.

Qui riaffiora silenziosa la semplicità della vita e la sua essenza!

Guardiamo attenti l’orizzonte scomparire velocemente per poi vederlo ricomparire ai nostri occhi poco dopo, all’improvviso, senza lasciare spazio a nulla se non al puro racconto che oggi è poesia: il volo.

S’è fatto all’improvviso tardi!

Il richiamo gracchiante di una radio maldestra ed irrispettosa del silenzio cercato ci ricorda implacabile che è ora di ritornare laggiù.

Capovolgere i nostri pensieri per ascoltarli e comprenderne meglio il senso, anche questa volta, ha placato la nostra voglia di sentirci liberi.

Ancora per poco ci ritroviamo legati al seggiolino,

ma ci sentiamo ancora liberi, liberi di far volare via ogni nostro pensiero negativo

e di trattenere per sempre quell’emozione speciale che ormai è parte di noi.   

Autore: Alberto Cocetta megazine@megmarket.it 

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