Frecce Tricolori: al via la stagione acrobatica 2022

Rivolto 1° Maggio 2022 - A Rivolto come nella vita, ne sono fermamente convinto, una fine non è mai una fine vera e propria ma è sempre un nuovo inizio

Frecce Tricolori: al via la stagione acrobatica 2022

 

È proprio così. Qui, al 313° Gruppo Addestramento Acrobatico di Rivolto, oggi si conclude l’iter di addestramento invernale, ma prende anche contestualmente inizio una stagione acrobatica tutta nuova, una stagione fatta di speranza, nuove esibizioni e tanta voglia di volare che oggi ha un sapore ancora più speciale.  

Dopo una lunga e sofferta attesa infatti, finalmente, le frecce ricominciano a volare davanti al proprio pubblico!  

Un vento teso, arrivato da lontano, oggi solca il cielo di Rivolto!

È un vento intriso di sogni, speranze e tanta voglia di ripartire quello che oggi accompagnerà in volo la pattuglia acrobatica che si prepara a dar vita ad uno spettacolo che si preannuncia straordinariamente diverso dai 61 precedenti.

Oggi più di ieri, grandi e piccini bramano quel volo acrobatico capace di emozionare, quel volo spettacolare quella che ti fa dimenticare in un attimo il peso della levataccia mattutina per la trasferta cha hai voluto, preteso e progettato nei minimi dettagli per guadagnarti la prima fila.   

Siamo finalmente qui in circa 6000 tra gli invitati dei 135 Club frecce tricolori, autorità, parenti ed amici pronti ad assaporare questa nuova aria di libertà.

Anche se sono arrivato in anticipo, il tempo per salutare gli amici è sempre poco ma è sempre bello immortalare gli attimi emozionanti di un incontro tanto atteso o l’emozione di rivedere “vecchi” assi del volo acrobatico venuti da lontano per onorare il lavoro dei colleghi e soprattutto delle nuove leve. Tutto questo è emozione!

Dopo una attesa composta e quasi religiosa, in linea di volo tra il brulicare di tecnici spuntano finalmente i 10 Pony. Non possiamo chiamarli diversamente perché questo nomignolo conserva in sé tutto l’orgoglio della storia di questo gruppo di volo, il 313°, gruppo storico del volo acrobatico.

Tuta blu, anti-g verde, borsa porta casco sulle spalle, e sorriso immancabile su volti di questi 10 ragazzi speciali che oggi ci regalano emozioni nuove.

Vedo facce vecchie e nuove come ogni anno e per questo la giornata è sempre speciale nonostante i 62 anni in cui si perpetra questa tradizione della nostra pattuglia acrobatica.  

I 10 piloti arrivano in gruppo perché qui nessuno vola da solo. Il fare squadra a terra e in volo è il must di questo reparto elitario della nostra Aeronautica Militare.

Il gruppo si divide solo per un attimo in linea di volo per consentire a ciascun pilota di raggiungere il proprio velivolo.

Noto che solo il solista ha il casco già in mano, come a dire che la sua voglia di volare oggi sta tutta lì, tra quelle mani che a breve consentiranno a quella “macchina” di librarsi in volo apparentemente leggera. 

Un saluto al volo al pubblico e una doverosa stretta di mano al capo velivolo non possono mancare nella scaletta delle operazioni programmate nel minimo dettaglio come per il volo.  

Ancora un attimo per estrarre il casco dalla borsa per chi non l’aveva già fatto prima e per infilarla nell’apposito vano prima di posizionarsi davanti e a pochi metri dal mezzo e il velivolo è pronto per l’ispezione prevolo. Il personale tecnico ha come sempre preparato il destriero con sapiente maestria e grande professionalità.

L’Adrenalina sale di qua e di là della transenna ma tra pochi minuti sono certo che diventeremo un tutt’uno in volo, immaginando di essere seduti davanti agli strumenti ad assaporare, tesi, quei g positivi che ti fanno sentire vivo.

Tutti e 10 i piloti sono pronti. Ed è così che con quel cenno di rotazione a braccio alzato del capo formazione inizia la grande “avventura” 2022.

La concentrazione qui è sempre al massimo! Così è, e basta!

Si parte, con passo cadenzato e schematicamente perfetto, per il giro di ispezione prevolo indispensabile per la preparazione finale del velivolo.

I piloti finalmente saltano letteralmente a bordo ma non senza prima aver lanciato quella carezza veloce al muso quasi a voler rassicurare il destriero, trascinando con sé tutto il calore e la passione di quel pubblico che non si esaurisce mai e che da generazioni si stringe davanti a coloro che rappresentano l’eccellenza del nostro paese in Italia e nel mondo.  

Osservo il volto concentrato di ciascun pilota, legato al seggiolino! Immagino lancette, valori in movimento e bussole roteanti, cloches mosse in ogni direzione a testare i comandi di volo come a volersi scrollare di dosso la “polvere” accumulata in questi anni aridi e quasi senza senso.

Ed ecco finalmente il tanto agognato volo. Nuovo schema di decollo e via uno dietro l’altro verso il cielo a tratti blu a tratti grigio.

È così che risplende di nuovo il sole. Assaporiamo il volo tra una acrobazia e l’altra tra un passaggio radente e una salita vertiginosa del solista. Tutto oggi è meraviglia e passione pura.

Venti minuti con il naso all’insù prima di rivedere a terra i dieci piloti tra sorrisi e abbracci scambiati con grande soddisfazione con il comandante che oggi si dimostra emozionato più del solito quando davanti al proprio pubblico trova perfino qualche difficoltà a raccontare la sua emozione. E scopro che anche lui è alla fine un uomo! Grazie Stefano!  

 "Il volo acrobatico non è fine a sé stesso, ma è la dimostrazione della capacità e della professionalità dell'addestramento degli uomini e delle donne dell'Aeronautica militare"

commenterà alla fine della giornata il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, che ha assisto alla esibizione, accompagnato dal Comandante della Squadra Aerea, Generale di Squadra Aerea Alberto Biavati, e dal Comandante delle Forze da Combattimento, Generale di Divisione Aerea Francesco Vestito presenti per suggellare la professionalità degli uomini della forza armata che ogni giorno sono impegnati su diversi fronti per garantire la sicurezza del nostro splendido paese.

Ma le emozioni non sono finite e prima di lasciarci andare ai saluti e alle foto finali di rito, rimane ancora un soffio di vento magico che ci porta ad un importante momento di solidarietà che qui è sempre di casa e non manca mai.  La giornata è infatti anche l’occasione per consegnare ufficialmente un assegno di 8.100 euro raccolti durante l'iniziativa di beneficenza promossa dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale congiuntamente ai Club Frecce Tricolori a favore della Associazione “Orchestra per la vita” che si occupa della raccolta fondi per il finanziamento della Ricerca e della Cura del Sarcoma Epitelioide. È per me il momento più toccante della giornata che non manca di sovraccaricarmi di emozione che riuscirò a scaricare solo più tardi rincorrendo Lorenzo alla ricerca di tutti i piloti per una serie di foto che magari rimarranno dimenticate domani in un polveroso archivio di microchip ma sicuramente indelebili nel nostro cuore.

 Anche se la festa è terminata l’aria rimane frizzante e fresca pronta per accogliere il prossimo straordinario volo della nostra Pattuglia acrobatica verso il mondo.

Rimane anche il sapore di un incontro speciale, di un incontro dal sapore intenso con chi, oggi e per sempre, porta e porterà con sé nell’anima la forza e la delicatezza di nonno Mario che ha fatto dell’acrobazia aerea un’arte e grazie al quale oggi Rivolto e tutte queste emozioni hanno motivo di esistere. Ma questa è un’altra storia a cui presto darò una voce speciale. Grazie Laura.

Grazie a Simone Mirino per gli splendidi scatti che come sempre ci regalano emozioni.

Un ringraziamento particolare va sicuramente a “Max” per la sua spettacolare gentilezza e a tutto il 2° stormo che si è occupato immancabilmente di tutte le predisposizioni di approntamento delle aree e di gestione di accesso e permanenza del pubblico, inclusi gli aspetti della sicurezza e al cui supporto è dovuto gran parte del successo dell’evento.

L’ultimo grazie va poi ai due “soci” Gianpaolo e Gianluca sottoposti immancabilmente ad “attacco” fotografico e che come sempre, in modo speciale, hanno sopportato l’invadenza del mio obiettivo.

 "Una vita senza acrobazia non è una vera vita"

Alberto Cocetta

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