Più sono difficili e più sono belle: le salite d'Italia

Sono almeno 50 le prime grandi salite più ambite da chi ama pedalare, tutte da vivere con fatica e soddisfazione

Più sono difficili e più sono belle: le salite d'Italia

Sono almeno 50 le prime grandi salite più belle e più dure, ma anche quelle più ambite da chi ama pedalare.

Tutte da vivere con fatica sulle due ruote e soddisfazioni immense una volta raggiunta la cima:

#01 Mortirolo #02 Zoncolan #03 Stelvio #04 Sella #05 Galibier #06 San Pellegrino In Alpe #07 Pordoi #08 Colle delle finestre #09 Tre Cime di Lavaredo #10 Alpe D'huez & Les Deux Alpes #11 Marmolada Fedaia #12 Ghisallo & Muro di Sormano #13 Terminillo #14 Sestriere #15 Blockhaus #16 Bondone #17 Abetone #18 San Marco & Selvino #19 Iseran #20 Montecampione #21 Madeleine #22 Agnello #23 Crocedomini #24 Passo delle Erbe #25 Gavia #26 Manghen #27 San Pellegrino & Valles #28 Plan de Corones & Furcia #29 Giau #30 Peyresourde & Aspin #31 Sellaronda #32 Izoard & Vars #33 Mont Ventoux #34 Rombo #35 Fauniera #36 Sampeyre #37 Tourmalet #38 Falzarego & Valparola #39 Rolle #40 Aubisque #41 Duran #42 Grappa #43 Monviso #44 Vivione & Presolana #45 Bocchetta & Madonna dellla guardia #46 Cuvignone & Campo dei fiori #47 Nove Colli #48 Mottarone #49 Alpe di Pampeago #50 Edelweiss  

Ne abbiamo selezionate 7 che riteniamo siano davvero imperdibili:

1 SUA MAESTÀ LO STELVIO Una tra le salite più ambite dai ciclisti, resa leggendaria dal Giro d'Italia, è sicuramente il Passo dello Stelvio che, con i suoi 2.758 m, è anche il più alto valico automobilistico italiano. Una spettacolare serie di tornanti (40 sul versante lombardo, 48 su quello altoatesino) collegano la Valtellina con l'Alto-Adige. Poco sotto al passo, nel versante valtellinese, la strada incrocia il Passo dell'Umbrail che porta in Engadina (Svizzera). Da Bormio la salita dello Stelvio è di 21 km, con ben 1500 m di dislivello e una pendenza massima del 13%.

2 IL PASSO GAVIA Immerso nel Parco Nazionale dello Stelvio, il Gavia è uno dei passi alpini più alti d'Europa con i suoi 2652 m e collega la Valtellina con Ponte di Legno, in provincia di Brescia. Come lo Stelvio e il Mortirolo, anche il Gavia è uno dei passi resi celebri dal Giro d'Italia. Da S. Caterina Valfurva la strada guadagna 900 m di dislivello in circa 13 km immersi dapprima in boschi di abeti, larici e cembri per poi entrare nelle praterie di alta quota del Passo Gavia e nel paesaggio caratterizzato dalla millenaria azione dei ghiacciai del Tresero e del Dosegù. Da Bormio la salita al Gavia è di 25 km, con 1400 m di dislivello e una pendenza massima del 14%   

3 PASSO DEL MORTIROLO Un altro passo mitico della Valtellina è sicuramente il Mortirolo che, nonostante raggiunga "solo" 1852 m, presenta dei tratti dove la pendenza arriva addirittura al 23%! La salita, resa celebre anche grazie al grande Marco Pantani, può essere affrontata: da Mazzo di Valtellina con 12 km di salita e 1300 m di dislivello; da Grosio (frazione Tiolo) con 14 km di salita e 1100 m di dislivello; da Tovo Sant'Agata con 12,5 km di salita e oltre 1300 m di dislivello (pendenza massima del 23%)

4 L'IMPERATORE ZONCOLAN La cima dello Zoncolan è raggiungibile da due versanti attraverso tre differenti percorsi stradali: 

OVARO Il versante ovest di Ovaro è stato affrontato dai corridori del Giro d'Italia per la prima volta nel 2007 con la vittoria di Gilberto Simoni. La salita inizia da Ovaro, in Val Degano, ed è lunga 10 km, con pendenza media dell'11.9% e massima del 22%. La salita vera e propria inizia dall'abitato di Liariis, a 8.5 km dalla cima, quando la pendenza media tocca il 15%. 

SUTRIO Il versante est di Sutrio presenta pendenze meno ripide rispetto al versante di Ovaro. È stato affrontato per la prima volta nel 1997, dal Giro d'Italia femminile, ed è stato successivamente riproposto nel Giro d'Italia 2003. La salita inizia da Sutrio ed è lunga 13.5 km, con una pendenza media del 9% e una pendenza massima del 23%. I primi 8.7 km presentano una pendenza media dell'8.7%, seguiti da un breve tratto di falsopiano. Gli ultimi 3,5 km hanno una pendenza media del 13% e pendenza massima del 23% nell'ultimo chilometro.

PRIOLA La salita dal versante est di Priola (frazione di Sutrio) è lunga 8.9 km, con una pendenza media del 12.8%. Poco prima dell'incrocio con la strada di Sutrio presenta un tratto in leggero falsopiano, per poi tornare ad una pendenza media del 13% e pendenza massima del 23%.

5 PASSO DELL'APRICA Protagonista diverse volte del Giro d'Italia, la salita che porta all'Aprica (1181 m) è piuttosto semplice dal punto di vista tecnico e caratterizzata da larghi tornanti. La nota località turistica può essere raggiunta da Tresenda oppure da S. Giacomo. Per i ciclisti più allenati, lungo la salita, sono presenti alcune deviazioni verso strade più impegnative, come quella per Santa Cristina e San Rocco. Da Tresenda la salita all'Aprica è di circa 12 km, con 800 m di dislivello e una pendenza media del 6%

6 LE TRE CIME DI LAVAREDO Si tratta di una salita breve (quasi 5 km), ma con pendenze molto elevate. Uno sforzo fisico notevole che viene ripagato una volta raggiunto il passo. La vera salita - tra le più difficili nel panorama internazionale - inizia al casello della strada privata che conduce in cima (ma le biciclette sono esentate dal pedaggio). La strada collega il lago di Misurina con il rifugio Auronzo. Il dislivello complessivo è di 473 metri con una pendenza media superiore al 10%. Appena lasciato alle spalle il lago di Misurina, inizia un tratto con pendenze molto elevate, che in alcuni tratti sfiorano il 18%. Dopo questo tratto, inizia la parte pianeggiante o in leggera discesa fino al casello e al ponte subito dopo. Da qui la pendenza media è del 12% con rampe che raggiungono anche il 19%  

7 COLLE DELL'AGNELLO Colle dell'Agnello: località Cuneo (Italia), Alte Alpi (Francia)  - Altitudine 2.744 m s.l.m. - Pendenza massima 15% - Lunghezza 25 km -  Apertura passo maggio - novembre. Nel ciclismo su strada è classificato come salita alpina lunga, misura in tutto 25 km ed è consigliabile affrontarla con un buon allenamento. I primi 7 km non presentano pendenze elevate e sono caratterizzati da numerosi falsipiani. Dopo Chianale inizia la parte più dura della salita, 9 km con pendenza media del 10% e punte di oltre il 14%; da qui è necessario utilizzare un rapporto agile e stringere i denti fino in vetta. La fatica è ripagata dal magnifico panorama sulle Alpi francesi: l’arrivo è sancito dal classico cartello stradale a cui si aggiunge il cartello che indica il limite tra Italia e Francia e il vecchio cippo di confine.  

Autore: megazine@megmarket.it 

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