- 02 agosto 2021, 05:30

Nuova Programmazione: Italia seconda nei fondi EU della Politica di Coesione

Post 2020 dispone di un budget di oltre 330 miliardi di euro, di cui 42 miliardi e 85 milioni sono destinati al Belpaese

Nuova Programmazione: Italia seconda nei fondi EU della Politica di Coesione

L'obiettivo principale della politica regionale dell'UE, nota anche come Politica di Coesione, è quello di affrontare gli squilibri territoriali, sociali ed economici esistenti tra le diverse regioni dell'UE.

La politica regionale riguarda tutte le Regioni e le città dell'Unione Europea e contribuisce a sostenere la creazione di posti di lavoro, la competitività delle imprese, la crescita economica, lo sviluppo sostenibile, nonché a migliorare la qualità di vita dei cittadini.

Nella prossima programmazione l'Italia è il secondo beneficiario dei fondi europei della Politica di Coesione, dopo la Polonia, con 37 miliardi e 341 milioni di euro a prezzi 2018, su un totale di 330,2 miliardi. In prezzi correnti si tratta di 42 miliardi e 85 milioni di euro.

Nel 2021 l'Italia avrà 11,3 miliardi di euro a titolo di REACT-EU, il programma ponte tra attuale e futura Politica di Coesione previsto dal pacchetto Next Generation EU.

Complessivamente REACT-EU dovrebbe portare in dote circa 14 miliardi all’Italia che è il primo paese beneficiario.

All'Italia andrà il 5,4% della dotazione del Fondo per una transizione giusta, pari a 937 milioni di euro a prezzi 2018.

Di questi, 535 milioni sarebbero a carico di NGEU e 401 a valere sul Quadro Finanziario Pluriennale.

La Politica di Coesione post 2020 dispone di un budget di oltre 330 miliardi di euro, di cui:

· 200 miliardi e 360 milioni di euro per il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) finanziamenti regionali con un sostegno mirato a determinate regioni e zone e una maggiore attenzione alle città e allo sviluppo urbano sostenibile; sostenere la competitività e la creazione di posti di lavoro nelle piccole e medie imprese. Finanziato dal FESR, il programma INTERREG destinerà oltre 8 miliardi di euro a progetti transfrontalieri per aiutare le regioni frontaliere a sviluppare il loro potenziale economico.

· 42 miliardi e 556 milioni di euro per il Fondo di Coesione (FC) EUR per gli Stati membri il cui RNL pro capite è inferiore al 90 % della media dell'UE; sostiene le reti trans-europee dei trasporti e i progetti nel settore dell'energia e dei trasporti a beneficio dell'ambiente.

· 87 miliardi e 995 milioni di euro per il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), che accorpa l'attuale Fondo sociale europeo (FSE), l'Iniziativa per l'occupazione giovanile (IOG), il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), il Programma per l'occupazione e l'innovazione sociale (EaSI)

· 7,5 miliardi per il Just Transition Fund (JTF), che però è alimentato con ulteriori 10 miliardi di euro nell'ambito del pacchetto Next Generation EU (NGEU).

Sempre nell'ambito di NGEU è previsto anche uno strumento ponte tra la programmazione 2014-2020 e la Politica di Coesione 2021-2027, denominato REACT-EU, cui l'accordo tra Parlamento Europeo e Consiglio ha riconosciuto risorse per 47,5 miliardi di euro.

I cinque obiettivi di Policy dei fondi strutturali europei:

Tra le maggiori novità della Politica Regionale 2021-27 c'è il passaggio dagli 11 obiettivi tematici della scorsa programmazione a cinque obiettivi di Policy:

Ø un'Europa più competitiva e intelligente, che riunisce i temi dell'innovazione, della digitalizzazione, della trasformazione economica e del sostegno alle PMI, attraverso la promozione di una trasformazione economica innovativa e intelligente e della connettività regionale delle TIC;

Ø un'Europa resiliente, più verde e a basse emissioni di carbonio ma in transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio, attraverso la promozione di una transizione verso un’energia pulita ed equa, di investimenti verdi e blu, dell’economia circolare, dell’adattamento ai cambiamenti climatici e della loro mitigazione, della gestione e prevenzione dei rischi nonché della mobilità urbana sostenibile;

Ø un'Europa più connessa, attraverso gli investimenti nelle reti strategiche digitali e nei trasporti, rafforzamento della mobilità;

Ø un'Europa più sociale e inclusiva, che sostiene l'attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali e gli investimenti per la formazione, l'occupazione, l'accesso alla sanità;

Ø un'Europa più vicina ai cittadini, attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato di tutti i tipi di territorio, a supporto delle strategie sviluppate a livello locale e dell'Agenda Urbana.

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